Sono 12 i vini del Trentino che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.

Senza nulla togliere alla briosità, alla consolidata fama e alla pura bontà dei metodo classico trentini, in questa edizione della Guida il Trentino segna un notevole progresso dei vini della consuetudine dolomitica: i vini fermi. Bianchi e rossi ai vertici, insomma, sia per valore delle valutazioni (dal numero dei Tre Bicchieri ai tanti vini arrivati in finale, un vero record), ma soprattutto il carattere, unicità e grande aderenza al territorio.
Il merito va alla costante dedizione di una schiera di vignaioli, decisi a puntare sulle varietà da uve autoctone, così come anche su vitigni: interpretazioni validissime di Nosiola anzitutto, come l’Ora di Pravis – vinificato in botti d’acacia, con le uve leggermente surmature come avviene per il Vino Santo, per arrivare ad un bianco che bilancia passato e futuro, enologia con passione, fantasia e curiosità. Senza tralasciare variazioni a base di Marzemino – un rosso ancora troppo sottovalutato – e l’importante presenza del Teroldego, proposto anche in versioni diverse da quelle della storica Doc Rotaliano, dalla quale comunque arrivano i due i vini premiati quest’anno, quello di De Vescovi e la novità di Donati.

Trentino dunque ricco di vini assolutamente identitari, con ottimo prezzo. Ma oltre i vini da uve della tradizione non mancano quelli da vitigni internazionali. Il Pinot Nero ben scandisce la sua elegante complessità (il Faedi di Bellaveder è tra i migliori in tutta Italia) così come il Riesling offre grinta e schiettezza, come dimostra il bianco prettamente renano presentato dal duo Pojer & Sandri, senza dimenticare San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga, frutto di varietà bordolesi, che oramai è un grande classico.

Le bollicine tra conferme e novità

I Trento rimangono comunque sulla vetta della regione, e sotto la definizione – Bollicine di Montagna – si muove una delle zone spumantistiche più convincenti d’Italia. Tante le conferme tra i premiati, e un elenco che sottolinea l’ottimo andamento delle versioni Rosé e annovera alcune validissime nuove entrate, come Mas dei Chini. Gentilezza e determinazione, in sintesi, per rilanciare il comparto enologico trentino e ribadire che Trento non è solo spumante classico.

I dodici vini premiati del Trentino

L’Ora 2021, Pravis
San Leonardo 2018, San Leonardo
Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020, Marco Donati
Teroldego Rotaliano Vigilius 2020, De Vescovi Ulzbach
Trentino Pinot Nero Faedi 2020, Bellaveder
Trentino Riesling 2022, Pojer & Sandri
Trento Brut 976 Riserva del Fondatore 2012, Letrari
Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2016, Cavit
Trento Brut Rotari Flavio Ris. 2015, Rotari
Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012, Ferrari
Trento Extra Brut Rosé 2018, Moser
Trento Inkino Extra Brut Rosè 2019, Mas dei Chini

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