Gastronomia, Mar Mediterraneo e ambiente: sono questi i tre punti cardini del progetto Cookin’Med ideato dallo chef siciliano Pino Cuttaia, due stelle Michelin, proprietario del ristorante “La Madia” a Licata.
“Il Mediterraneo per noi cuochi è come un orto e il pesce pescato il nostro raccolto. L’ingrediente indispensabile della mia cucina. Delle tradizioni e della cultura gastronomica che porto avanti. Per questo tutelare il Mare Nostrum da sfruttamento e inquinamento, ma anche valorizzarlo, sono delle sfide necessarie, per me e per tutti gli altri cuochi costieri, dalla Grecia alla Croazia, dalla Sicilia alla Spagna” Questo è il pensiero dello chef Pino Cuttaia sul progetto Cookin’Med.
Un laboratorio di ricerca permanente sulla gastronomia dei Paesi del Mediterraneo, un “luogo” dove far nascere e sviluppare idee che siano di salvaguardia e di tutela della biodiversità.
“L’dea di Cookin’Med è nata da una chiacchierata con Nobert Niederkofler (ristorante St. Hubertus in Alta Badia, tre stelle Michelin, ideatore di Care’s, festival della cucina etica)” dice Pino Cuttaia.
Due cuochi di frontiera, entrambi sensibili ai temi della salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
Ed è proprio sull’ambiente che il progetto Cookin’Med vuole essere un luogo di confronto su tematiche quali la sostenibilità, la lotta all’inquinamento marino, la stagionalità della pesca, la valorizzazione dei pesci poveri. Il tutto con al centro il Mediterraneo ed i Paesi che vi si affacciano.
Ovviamente il filo conduttore di Cookin’Med sarà il cibo.
“In un mondo in cui molte cose ci dividono, la cucina oggi più che mai può unire, portando intorno a un tavolo gente diversa per formazione, cultura e tradizioni ma che ha la volontà di confrontarsi, perché oggi non possiamo più farne a meno” continua lo chef Cuttaia.
Il progetto Cookin’Med è aperto a tutti: scienziati, sociologi, nutrizionisti, artisti, intellettuali, produttori e chef del mare. Ed infatti ad affiancare Pino Cuttaia in questo progetto ci saranno tra gli altri gli chef Nobert Niederkofler, Moreno Cedroni, Martina Caruso, Andrea Sarri, Maksut Askar, Jonathan Vassallo e tanti altri.
La prima edizione di Cookin’Med si svolgerà ad Agrigento nel 2019, ma già a fine settembre 2018 inizieranno i lavori per avviare i progetti culturali e culinari.
Si parlerà di sostenibilità e lo si farà dando voce ai produttori, come quelli dei vari presidi Slow Food. Ma verrà preso anche un impegno concreto. Lo chef Pino Cuttaia pensa ad un Manifesto degli chef del Mediterraneo nel quale far confluire le riflessioni che verrano fuori nel corso di Cookin’Med.
Incontri, show cooking, spettacoli. Ma anche confronti e impegni con le nuove generazioni che saranno coinvolti grazie alla collaborazione con Unimed, l’Unione delle Università del Mediterraneo.
Per maggiori approfondimenti sul progetto Cookin’Med potete visitare il sito web www.cookin-med.com